Retroscena su cui è costruito il thriller “Il signor Wolf” di Enzo Caniatti, che, basandosi su documenti storici poco noti, ipotizza la fuga di Hitler attraverso il porto di Genova.
LA TELA DEL RAGNO
(Di Enzo Caniatti)
Tra i carcerati nazisti era nota come Spinne (ragno). All’apparenza non aveva nulla di segreto ed era ben nota anche alle forze alleate che controllavano i campi di internamento. Secondo alcune fonti era nata spontaneamente a opera di un piccolo gruppo di SS internate nel campo di Glasenbach in Austria per mantenere i contatti con le proprie famiglie e “darsi una mano” tra vecchi camerati. Secondo altre invece la Spinne era qualcosa di ben più sinistro. Noto ben presto in tutte le zone occupate dagli Alleati, il comitato di mutuo soccorso si incaricava di fare pervenire ai parenti le lettere dei prigionieri. Attraverso questa innocente via venne stabilita un’efficiente rete di contatti fra i nazisti che si trovavano internati e l’organizzazione clandestina messa a punto prima del crollo del Terzo Reich. Pochi ne conoscevano il nome O.D.E.S.S.A (Organisation der SS-Angehšrigen) ovvero Organizzazione dei membri della SS.
Non esistono documenti ufficiali che ne provino l’esistenza, ma secondo alcuni storici e ricercatoriOdessa era, e probabilmente è ancora, la più segreta organizzazione di mutuo soccorso degli ex appartenenti all’Ordine Nero.
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