Ci sono Lev Tolstoj e Xavier De Maistre accomunati dai loro racconti avventurosi sul Caucaso. O Joseph Conrad e Ion Luca Caragiale, finiti, con lo stesso criterio, nel volume La locanda delle streghe. O, ancora, Senza vampiri: antologia che raccoglie testi narrativi di Emilia Pardo Bazan, Edgar Wallace, Eugenio Quiroga, Jan Neruda e Arthur Reeve. Il filo conduttore? Il nome «vampiro» nel titolo originale, senza che però nel testo ne appaia uno. È la nuova collana di ebook di Algama dedicata ai racconti meno noti (alcuni mai giunti in Italia) e più curiosi tradotti e curati da Paolo Brera: I racconti di Brera. Potenza della globalizzazione, che ha messo a disposizione scritti che un tempo bisognava cercare in polverose biblioteche di paesi sperduti o nelle cantine della storia. Lui non solo li traduce, ma li adatta ai tempi moderni, li commenta e li cataloga, sfornando antologie godibilissime a prezzi infimi (al massimo 4,99 euro). E dando vita ad una biblioteca digitale tutta nuova per l’Italia. Con testi originali a seguire.
Brera, dove nasce l’idea?
«Innanzitutto da una mia passione: quella per la traduzione. A me piace prendere una cosa scritta in una lingua e produrne l’equivalente in italiano. Dato che sono anche uno scrittore e un giornalista, aggiungo a questo la vocazione di scrivere in maniera gradevole e in una lingua scorrevole. O almeno mi pongo questo obiettivo. Infine, e correggimi se sbaglio, c’è il fatto che il lettore non vuole più opere ponderose: al posto di Guerra e pace, legge più volentieri sei o sette novelette (cioè opere di narrativa lunghe da 150mila a 200mila battute). E poi c’è il fatto che se si prendono autori la cui grandezza è nota da tempo a tutti, il rischio di annoiarsi non c’è».
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I più grandi autori di sempre, tradotti da Paolo Brera – GUARDA
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