«La violenza era solo la conseguenza di una fase storica che era molto più ricca. Quando sono entrato nelle BR, avevo già 31 anni e alle spalle una lunga carriera da fuorilegge. La mia violenza contro lo Stato fu una risposta della violenza dello Stato contro il popolo».
Marcello Ghiringhelli ha 75 anni, di cui 34 passati dietro le sbarre. È un ex legionario e soprattutto un ex militante delle Brigate rosse. Un periodo che non rinnega («Mi considero un combattente», dice in una intervista al settimanale Cronaca Vera), così come considera ingiuste le sue condanne («Trovo improprio che un soldato sia condannato per avere partecipato a una guerra») ma che l’ha evidentemente trasformato. In uno scrittore, per l’esattezza, per «vincere il carcere». Non è il primo e non sarà l’ultimo, ma chi ha avuto modo di leggere L’altra faccia della Luna, un ebook edito da Algama già disponibile nelle migliori piattaforme, parla di un romanzo che sembra uscito dalla penna del miglior Clive Cussler, tra mercenari, agenti deviati della Cia e senzatetto dal passato oscuro.
Marcello Ghiringhelli, 75 anni, ex legionario ed ex militante delle Brigate Rosse, è in prigione, salvo una breve parentesi, da 34 anni. Di se stesso ha detto: «Secondo me, non ho virtù ma solo difetti. E, in ogni caso, non sono io a poter dire chi sono, ma gli altri, quelli che mi conoscono. Credo francamente nella bontà dell’essere umano e sono convinto che prima o poi questa avrà il sopravvento sugli interessi particolari. Sono sopravvissuto perché mi è rimasta la stessa curiosità di quand’ero ragazzo».